In un suo post sulle origini del marchio, il fondatore Tony Cuccio racconta una storia sulla ragione per cui il suo focus è sempre rimasto sulle unghie naturali, anche in un momento storico in cui non godevano di una gran fortuna e le mode del settore beauty tendevano verso tutt’altra direzione.
Per tantissimi anni, infatti, la cura delle unghie naturali, soprattutto negli Stati Uniti, è stata soppiantata da un’attenzione esagerata per la ricostruzione: unghie artificiali, perfette, un vero boom delle nail art su plastica.
Come sempre, quando una nuova moda prende un sopravvento così immediato e invadente, è partita la gara al prezzo più basso, con il risvolto poco piacevole di mettere a rischio la salute delle clienti e in seria difficoltà i centri estetici tradizionali.
Presto, infatti, le persone hanno iniziato a sperimentare il rovescio della medaglia dell’utilizzo di questi prodotti.
Unghie che si staccavano dalla loro sede, trattamenti dolorosi e manutenzione continua per mantenere le mani in ordine.
Così la ruota ha fatto il suo giro e le donne hanno iniziato a cercare qualcosa di ancora diverso: andare a fare manicure e pedicure doveva tornare ad essere un momento piacevole, anche più di come lo era stato in passato.
I saloni rispondono trasformando i normali servizi di manicure e pedicure in esperienze SPA. Inoltre, dopo alcuni anni di sperimentazione, si impone come protagonista il semi-permanente. È flessibile, super glossy, declinato in migliaia di colori e ha il vantaggio totalmente innovativo di non rovinare le unghie, a differenza di tutti gli altri trattamenti a lunga durata precedenti.
Dall’invenzione del soak off, ogni anno abbiamo assistito a un continuo miglioramento delle performance: più colori, più durata, finish più lucido. A questo punto, dice Tony, non c’è motivo per non avere meravigliose unghie naturali.
Fonte: Nailevo